mercoledì 2 ottobre 2019

Biove delle "Simili"

Un pane che faccio spesso. E cosa dire delle sorelle Simili? Affermare che le adoro è riduttivo; possiedo tutti e tre i loro libri e le loro ricette sono sempre un successo. Non voglio aggiungere nulla... vorrei abbracciare fisicamente Valeria che ha perso la sua inseparabile gemella...ma lo faccio virtualmente.

Non è necessario programmarlo, poiché, essendo un impasto diretto, potete decidere di farlo anche all'ultimo momento. E' veloce da fare e può accompagnare l'intero menù.
Dal loro libro: "Pane e Roba dolce".

Ho cambiato pochissimo gli ingredienti e il tempo di preparazione; per il resto (la lavorazione) è tutto uguale.


Ingredienti:
Farina 0  230 W 500 g (600 g)
Acqua 280 g circa (330 circa)
Lievito di birra 20 g (io 5 g lievito secco)
Strutto 20 g ( 40 g olio extravergine d'oliva)
Malto di orzo 10 g (io 5 g di malto diastasico in polvere)
Sale 8 g
Procedimento:

Il procedimento delle Mitiche è un po' diverso dal mio; mentre loro impastano a mano, io faccio lavorare l'impastatrice. Aggiungo 100 grammi di farina in più e anziché quattro panini ne faccio otto. Proseguo come loro, allungando un po' i tempi di lievitazione. Ora metto il mio procedimento che come ho specificato, si differenzia solo nella quantità degli ingredienti e il tempo di riposo, considerata la quantità di lievito inferiore.
Mettete tutti gli ingredienti nell'impastatrice, ma tenete da parte un po' d'acqua (potrebbe non servire tutta) e il sale. Fate lavorare, con la foglia, fino all'incordatura. Unite il sale. Ora mettete il gancio ad uncino e fate lavorare fino ad avere un impasto morbido, ma non appiccicoso. Mettete in una ciotola, coprite e lasciate lievitare per circa un'ora. Dividete l'impasto in quattro (in due se li volete più grandi; come fanno la Mitiche) e formate 4 palle, poi quattro filoni che spianerete con il matterello in altrettanti rettangoli piuttosto sottili. Arrotolateli per il lato lungo, adagiateli verticali davanti a voi e fate una lunga pastella sottile e larga 6 centimetri. Arrotolate la pastella tenendo le dita sui lati per impedire che si formino le punte. Mettete sul tavolo un pacco di farina, copritelo con un lembo di un grande canovaccio molto infarinato, disponete su di esso un pezzo appena formato con la chiusura sotto e una estremità (la chiocciola) appoggiata al pacco, sollevate il canovaccio e disponete il secondo pezzo punta contro punta. Sollevate nuovamente il canovaccio e usate un altro pacco di farina per fermare i pezzi che verranno così a lievitare solo in orizzontale. Coprite con il canovaccio, e fate lievitare fino quasi al raddoppio (io poi sopra ci metto un sacchetto per alimenti aperto e, siccome ne faccio quattro, ripeto il tutto). Sollevate delicatamente i pezzi, tagliateli a metà tagliando la chiocciola con una spatola; metteteli su una teglia con il taglio verso l'alto e incidete con una lametta a circa un centimetro di profondità. Infornate in forno preriscaldato a 200-210°per circa 25-30 minuti (io sulla pietra refrattaria).


Per la formatura vi metto il video di Vittorio 
(Quello che non fanno le Simili non fanno è cilindrare la pasta)


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Fa piacere un commento, non necessariamente deve far rima con "complimento". Con mio disappunto, sono stata costretta a mettere la moderazione per intromissioni sgradevoli.