giovedì 24 ottobre 2019

Alici in carrozza



Fritto si, fritto no; il fritto fa male? Il fritto, se fatto bene, si può fare. Si sente spesso questa diatriba, anche fra illustri nutrizionisti. Devo confessare che, personalmente, non faccio spesso il fritto ma...quando ci vuole ci vuole! Mia nonna diceva che "frita xé bona anca na savatta" (Fritta, è buona anche una ciabatta). Così, passando davanti al banco pescheria del supermercato che frequento, ho adocchiato delle alici freschissime, bellissime. Mi sono tornate alla mente le alici in carrozza mangiate a Piano di Sorrento (chissà perché il cibo mi fa tornare in mente i posti visitati o viceversa).

Inutile vi dica quanto salutare sia il pesce azzurro; un pesce "povero", ma ricco di omega 3, di potassio, di ferro e altri minerali. In un negozio di prodotti campani ho trovato della stracciatella di bufala freschissima e ne ho subito approfittato.
Ingredienti per 4 persone:
Alici 32
Stracciatella o scamorza fresca 200 g
Alici sottolio 8 filetti grandi
Farina q.b
Pane Panko q.b (120 g circa)
Uova 2
Latte 2 cucchiai
Sale e pepe q.b
Olio di semi di arachidi q.b

Procedimento:
Pulite le alici togliendo la testa e apritele a libro eliminando la spina centrale cercando di lasciare la codina. Lavatele, asciugatele. Distribuite su metà delle alici il ripieno: un pezzetto di stracciatella e metà filetto di alice sottolio. Chiudete con un'altra alice aperta. In un piatto mettete il pangrattato (io uso il panko, il pangrattato giapponese), in un altro la farina. In una ciotola sbattete le uova con il latte; passate il "panino" di alici nella farina, nell'uovo e infine nel pangrattato. Friggete le alici in olio alto a 180°.

Se non volete friggere potete anche farle al forno. Rivestite una teglia con carta forno, ungetela leggermente e ungete  anche sopra le alici. Mettete in forno a 180° fino a doratura. Ne ho fatte così metà e vi assicuro anche queste buonissime.




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Fa piacere un commento, non necessariamente deve far rima con "complimento". Con mio disappunto, sono stata costretta a mettere la moderazione per intromissioni sgradevoli.