Pur non essendo toscana adoro la panzanella. Devo confessare che ho iniziato a preparare piatti con il pane sciapo da quando un caro amico di mio figlio me l'ha fatto apprezzare. Questi, un maremmano docg (denominazione origine controllata garantita) che dopo aver esercitato per 40 anni la professione di chirurgo, si è dato ora, quasi a tempo pieno alle due delle sue innumerevoli passioni; la cucina e l'enologia. Si reca molto spesso a Massa Marittima suo paese natale e quando rientra in Friuli ricorda sempre di portarmi il pane; per questo motivo, ne ho sempre in congelatore.
La panzanella nasce come piatto di recupero e perciò povero. Viene attribuito ai contadini che recuperavano il pane secco bagnandolo con acqua e aceto unendo le verdure raccolte nei loro orti.
Questo, con la pappa al pomodoro e la ribollita, è uno dei piatti più conosciuti della Toscana. Il nome invece è incerto; si pensa provenga dal suo contenitore (la zuppiera) e il pane stesso. Insisto anche nel dire che per questo piatto il pane deve essere preferibilmente toscano, sciapo e secco.
Ingredienti per la mia panzanella per 6 persone:
Pane 300 g
Pane 300 g
Pomodori maturi ma sodi 4
Cetriolo 1
Cipollotto quantità a piacere
Basilico, pepe, sale, aceto q.b
Olio extravergine d'oliva q.b
Procedimento:
Ponete il pane tagliato a fette in una ciotola, bagnate con acqua acidulata con poche gocce di aceto bianco. Lasciatelo riposare per circa dieci minuti e poi strizzatelo; il suo aspetto sarà quasi quello del cous cous. Mettetelo in una ciotola e unite le verdure tagliate a piccoli pezzi. Se la cipolla non è per voi molto digeribile usate questo metodo: affettatela finemente e mettetela a bagno per circa un'ora con acqua e poco aceto. Condite con olio, sale, pepe e foglie di basilico spezzate a mano. Per assaporarla al meglio lasciate riposare per qualche ora in frigo.
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Fa piacere un commento, non necessariamente deve far rima con "complimento". Con mio disappunto, sono stata costretta a mettere la moderazione per intromissioni sgradevoli.