mercoledì 14 novembre 2018

Vini e sapori di Castelnuovo Berardenga




Raccontare questo blog tour non è facile. Il motivo è semplice: abbiamo visitato alcuni luoghi per i quali è difficile trovare degli aggettivi adeguati. Siamo nella zona del Chianti Classico della Berardenga e precisamente, nel comune di Castelnuovo Berardenga; la sua vicinanza a Siena fa si che il vino sia considerato il "Chianti Classico più senese". L'associazione del Classico Berardenga unisce 28 viticoltori. Questi produttori si sono riuniti per dare voce al loro territorio e ai loro vini.
Voglio iniziare raccontandovi di due donne fantastiche (inizio e fine tour). Due donne con due storie diverse ma entrambe affascinanti.

Nella prima azienda visitata, la Fattoria di Petroioabbiamo incontrato la signora Lenzi; un'americana che non poteva essere più toscana di così.

  
Dopo una calorosa accoglienza, ci ha raccontato la storia della fattoria, lunga oltre due secoli. Al termine della visita all'interno dell'azienda, che produce uve biologiche, accompagnati da due persone competenti e responsabili, ci è stato offerto un pranzo abbinato ai vini, con un finale impreziosito dal dolce il choco&wine: una cioccolata al chianti.
 "Choco & Wine": cioccolato fondente con Chianti Classico
Aggiungo, infine che, in questa fattoria ho conosciuto, alla mia tenera età, per la prima volta, la pianta del corbezzolo assaggiandone il suo dolcissimo frutto.

Foto presa dal Web


 Il tour, poi, è finito con il "botto". Dopo aver conosciuto "Il Macellaio Rapaccini (questa è un'altra storia che vi racconterò nella seconda puntata) e visitato il paese di Villa a Sesta , siamo stati ospitati a pranzo da Hélène Stoquelet; una Signora francese (la S maiuscola è doverosa), diventata chef per caso, come descrive nel suo libro: "In Un Attimo Alla Finestra". Il suo ristorante stellato 
"La bottega del 30" racconta una storia affascinante che si respira e si assapora nel suo menù.

Lo scorso anno La Bottega del 30 festeggiava i suoi 30 anni di attività. Con il suo staff e Nadia Mongiat in cucina, insieme ai proprietari, ricercano senza tregua il meglio.
"Sul finire degli anni ’80, durante la ricerca di una casa dove vivere, Hélène Stoquelet e Franco Camelia, arrivano a Villa a Sesta, un piccolo Borgo di case nella zona del Chianti senese, ormai svuotato dall’industrializzazione e dalla conseguente fuga dalle campagne.
Lei francese, professoressa di lingue all’Università di Siena e lui senese, orafo e cantante, finiscono ad abitare in alcune stanze sopra una stalla semidistrutta al limitare del paese; proprio da una finestre che si affaccia sulla stalla, decidono d’impulso di aprire un ristorante.
Nel 1987 apre la Bottega del 30, coinvolgendo nella sua storia i pochi abitanti di Villa a Sesta, in particolare, uno sparuto gruppo di anziani, che decide di aiutare la coppia in quest’impresa: le donne insegnando alla ragazza i segreti della cucina toscana, gli uomini, offrendo vino ai passanti, cercando di portarli al ristorante.
Dopo circa dieci anni dall’apertura, arriva la stella Michelin, insieme a molti riconoscimenti, primo fra tutti, l’amore dei clienti che continuano a tornare al ristorante.
Non è un libro di cucina, ma la memoria lasciata da Hélène, Franco e dal paese che li ha accolti.
E’ la testimonianza della rinascita di un borgo che, precorrendo i tempi, si è fatto forza della bellezza del suo territorio e della qualità dei suoi prodotti; sono le voci di chi negli anni ha trovato ristoro alla Bottega del 30."






Nell'antipasto spicca la "Chiocciola gratinata, burro e dragoncello"
Accompagnato da uno Spumante Millesimato Metodo Classico Brut Felsina

Spaghetti 30 tuorli con tartufo, petto d'oca affumicato e alici
Serviti con Chianti Classico 100% Sangiovese "Palei 2014"

Quaglia farcita con bieta su crema di castagne e fondo di vin santo




Torta al cioccolato con semifreddo al pistacchio, caramello salato e anacardi sabbiati... il tutto annaffiato da un Roeno vendemmia tardiva del Veneto: un blend composto da Pinot grigio - Sauvignon - Chardonnay e Picolit
Vi aspetto alla prossima puntata con i miei compagni di viaggio:

Marco Bechi
Fabio Campetti



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Fa piacere un commento, non necessariamente deve far rima con "complimento". Con mio disappunto, sono stata costretta a mettere la moderazione per intromissioni sgradevoli.