sabato 23 aprile 2011
Auguri e arrivederci
Cartolina donatami da Iole
Ricetta di magro
Ci sono delle cose che nella mia vita sono inscindibili dalla stessa. Una di queste, è rispettare l'astinenza alla carne il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo. Cerco anche di non fare cose "esagerate" ed elaborate. Questa è una ricettina semplice. Compero i filetti di merluzzo surgelati e nel giro di poco tempo è pronta la cena!
Ingredienti:
Filetti di merluzzo surgelati 1 pacchetto da 4
Una manciata di olive nere taggiasche
Qualche oliva verde
Filetti di alici sott'olio 4
Vino bianco secco 50 gr.
Prezzemolo q.b
Timo fresco q.b
Maggiorana q.b
Olio evo
Passata di pomodoro
Procedimento:
Premetto che ho sempre pronto il sugo di pomodoro "home made", insaporito con l'Ariosto per il pomodoro. In una padella antiaderente, con 2 cucchiai d'olio, sciogliete i filetti di alici. Mettete anche il merluzzo e dopo averlo rosolato, sfumate con il vino, aggiungete le olive, le erbe aromatiche tritate, assaggiate e, se manca sale, aggiungete l'insaporitore per pesci Ariosto.
P.S Farò un nuovo post per gli auguri
martedì 19 aprile 2011
Torta mele e nocciole
Come al solito, anche questa volta ho stravolto la ricetta. Sono partita con l'idea di fare la "Dolcezza Reale" di De Riso. Mi lasciava perplessa la quantità di uova . Così, volendo diminuire, ho stravolto tutta la ricetta. L'ho già fatta molte volte e devo rifarne una anche domani, su "gentile richiesta". Le mie dosi sono per una tortiera di 30 cm.
Ingredienti per la frolla:
Farina 00 300 gr.
Burro 150 gr.
Zucchero vanigliato 150 gr.
Uova 1 e 1tuorlo
Lievito per dolci 1 cucchiaino
Procedimento per la frolla Qui
Ingredienti per il ripieno:
Nocciole o mandorle tritate finemente 300 gr.
Farina 00 100 gr.
Amido di mais (maizena) 50 gr.
Burro 200 gr.
Zucchero 200 gr.
Uova 3 intere se grandi, 3 e 1 tuorlo se piccole*
Mele 400 gr. pulite
Marmellata di arance 3 cucchiai (circa) diluita con 1 cucchiaio di grappa
Il succo di mezzo limone
Zucchero per le mele 2 cucchiai**
Cannella 1 cucchiaino abbondante
Latte 2 cucchiai all'occorrenza
Lievito per dolci 1 bustina meno il cucchiaino messo nella frolla
Per lucidare le mele:
Marmellata di arance 1 cucchiaio
Acqua 3 cucchiai
Procedimento:
Preparate la frolla e, dopo averla fatta riposare, stendetela a circa 4 mm. Spesso la stendo appena fatta, la copro e la faccio riposare in frigo. Preparate anche il ripieno. Con il mixer o con la frusta elettrica, montate il burro, tenuto a temperatura ambiente, con lo zucchero. Quando è diventato una crema, aggiungete le uova, una alla volta (deve essere ben amalgamato il primo per mettere il secondo). A questo punto mettete le nocciole tritate, la farina setacciata e il lievito. Fate lavorare ancora; se l'impasto vi sembra troppo sodo, aggiungete qualche cucchiaiata di latte tiepido (in questa l'ho messo). Trasferite il ripieno sulla frolla, dove avrete spalmato la marmellata diluita con la grappa. Nel frattempo, avrete preparato le mele a fettine, le avrete cosparse con la cannella, con due cucchiai di zucchero e con il succo di limone.
Disponetele sulla torta e infornate in forno preriscaldato a 170° per circa 40 minuti. Nel mio forno c'è la funzione pasticceria (ventilato); metto 160° per circa 60 minuti, nel secondo ripiano dal basso!! La lascio per qualche minuto nel forno spento!! Vale sempre la prova stecchino, ma rimane un pochino umida, si asciuga raffreddandosi. In un pentolino mettete sul fuoco molto basso, un cucchiaio di marmellata e 3 di acqua, fate sciogliere e poi spennellate le mele per lucidarle.
*Siccome adopero uova biologiche o di codice 0, non sempre il loro peso è uguale.
**Adopero lo zucchero gelificante (quello che si adopera per le marmellate).
venerdì 15 aprile 2011
Petto di pollo con asparagi bianchi
Il mio comune, Tavagnacco, è molto conosciuto e rinomato per gli asparagi bianchi!
Si trovano in vendita in pacchetti di circa 1 Kg. Si trovano anche in più misure: sottili o più grossi.
Per questa ricetta ho usato quelli più sottili che naturalmente costano meno, ma danno un pò di lavoro in più, dal momento che, a differenza di quelli verdi, vanno pelati (ma non si scarta nulla). Di questi ne ho già parlato Qui.
Foto e descrizione presa Qui
La coltivazione dell’asparago bianco è stata introdotta a Tavagnacco quasi per caso nell’Ottocento, allorchè si pensò di risolvere il problema dell’eccessiva umidità di alcuni fondi coltivati a vigneto sistemando, tra un filare e l’altro, alcune asparagiaie. Date le caratteristiche del terreno, la pianta trovò subito in Tavagnacco l’habitat ideale che esaltava le preziose qualità organolettiche del prodotto tanto che, in pochi anni, la coltivazione dell’asparago prese il sopravvento su quella della vite. L’idea di organizzare una manifestazione che promuovesse le qualità di un ortaggio allora poco conosciuto in Friuli ma che a Tavagnacco era coltivato già da oltre un secolo, venne negli anni ‘30 al botanico Zoilo Zanussi, intraprendente animatore in paese di numerose iniziative culturali e ricreative.
Ingredienti x 4 persone
Petto di pollo 600 gr.
Asparagi 1 pacco (circa 1 Kg)
Scalogno 1
Olio evo
Vino bianco secco
Erbe aromatiche (timo, maggiorana)
Concentrato di pomodoro 1 cucchiaio
Procedimento:
In una padella antiaderente, con 2 cucchiai d'olio e acqua, brasate uno scalogno affettato sottilmente. Quando è trasparente, aggiungete il petto di pollo tagliato a cubetti; quando è rosolato, aggiungete l'insaporitore e sfumate con il vino. Toglietelo dalla pentola e, nella stessa, mettete gli asparagi tagliati a pezzetti e il concentrato, diluito in un bicchiere d'acqua. Portate a quasi cottura, aggiungete il pollo e finite di cuocere. Se serve aggiungete olio a crudo (come fanno i miei commensali).Questa è una delle tante ricette che si possono fare con questi meravigliosi germogli, ricchi acido folico, poveri di sodio e di calorie; solo 25 per 100 gr.
Con questa ricetta partecipo al contest di
domenica 10 aprile 2011
Giudia o giudea?
Questo è il dilemma....
Questa ricetta l' avevo fatta più volte, ma l'anno scorso, girando per i blog, mi sono imbattuta sulla ricetta di Shamira. Il suo metodo mi ha entusiasmato. Si possono preparare con anticipo per poi finire la cottura al momento di andare a tavola. Confesso che ho portato la cottura fino in fondo, e poi, al momento di servirli li ho riscaldati con il microonde!!! Sono rimasti croccanti e molto buoni.
Si potrebbe pensare ad un piatto unto. Al contrario ci si trova davanti ad una preparazione piacevole e leggera!!! Mio marito, che ha lo stomaco, che definire delicato è riduttivo, mi ha detto che li ha digeriti senza problemi, il che non succede con altri fritti !!!
Ingredienti:
Carciofi ( 2 a persona)
Olio di arachidi (abbondante)
Sale
Pepe
Procedimento:
Per due persone, prendete 4 carciofi romani (le mammole).
Puliteli senza metterli nell'acqua acidulata con il limone (per paura degli schizzi).
Poneteli in una padella con abbondante olio bollente per circa 10 minuti, o comunque, finché sentirete il cuore piuttosto tenero (i miei erano molto grossi, quindi ho dovuto lasciarli per 20 minuti).
Scolateli, fateli raffreddare . Apriteli leggermente, salate e pepate. Batteteli leggermente a testa in giù. Lasciateli riposare per almeno 20 minuti.
Rimettete sul fuoco una padella con abbondante olio, mettete i carciofi a testa in giù. Io li tenevo fermi con un mestolo di legno.
Scolateli, salate e buon appetito!!!
Questo premio mi è stato donato da una ragazza nativa della mia città. Era anche la città della sua nonna!! Grazie Cristina!!! Lo dono a tutti quelli che passano di qua!!
Questo premio mi è stato donato da una ragazza nativa della mia città. Era anche la città della sua nonna!! Grazie Cristina!!! Lo dono a tutti quelli che passano di qua!!
giovedì 7 aprile 2011
Una ricetta non proprio della mia regione....
.... La Pastiera
...E' un dolce che comunque faccio quasi ogni anno. Solitamente lo preparo il giovedì Santo, ma quest'anno, volendo aderire alla fantastica idea di Ornella , Tamara e Anna, l'ho fatta prima; penso che ai colleghi di mio figlio non sia dispiaciuto....:D L'idea era quella di riprodurre una ricetta, virtualmente a più mani (ognuno a casa sua naturalmente). Stessa ricetta ma con rifacimento personale. Si posta insieme il 6 di ogni mese. Non è un contest, ma un divertirsi insieme (parole di Ornella). Mi perdonino i napoletani se la mia pastiera non corrisponde all'originale, ma cosa si può pretendere da una friulana?
Passo alla ricetta....
domenica 3 aprile 2011
La sbrisolona
Da molto tempo mi rigirava per la testa la voglia di fare questo dolce. Avevo trovato, in giro per il web, molte ricette, ma tutte, sembravano un "copia-incolla" di due uniche ricette!!! Finchè mi sono ricordata (ah...la tenera età...), che la mia vicina è nativa di Mantova; chi meglio di lei poteva darmi la giusta ricetta, visto che la torta è un dolce tipico mantovano? Per la verità, la sua ricetta non si discosta molto da quelle che avevo trovato in giro, ma questa, in particolare, è quella tramandata da sua nonna!!!! Vi assicuro che è talmente buona che mio figlio se l'è portata via dopo averne mangiata una fetta da me! Non guasta il fatto che si fa velocemente!
Ricetta.....
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