Come già scritto, continuo con le scopiazzature!!! Questi muffin sono stati apprezzatissimi. Naturalmente ho fatto qualche modifica per la difficoltà di reperire certi ingredienti. Anche il procedimento è un pochino diverso. Volendo abbellirli, ho usato degli stampini di silicone, a forma di fiore ma, data la mia veneranda età, non ho pensato che poi avrei dovuto girarli e le mandorle sarebbere state sotto. Allora la furbetta ha pensato di infilarle sotto, ma il risultato non è stato quello voluto. Comunque: buoni erano buoni, belli erano belli...cosa voglio di più? Se volete (merita, credetemi), la ricetta originale, vi conviene andare da Ornella.
giovedì 28 ottobre 2010
martedì 26 ottobre 2010
Pollo al limone e miele
Da quando ho iniziato questa avventura (blog) ho un quaderno pieno zeppo di ricette da fare!
Sono già testate quasi tutte ed ora, ho deciso d'iniziare a fotografarle e postarle. Questa è una ricetta, non solo testata, ma fatta diverse volte. Proviene dal blog di Alessandra,
Gustosamente insieme. I polli me li procura mia figlia, tramite la cugina della suocera (...della figlia dell'amica del marito di sua nonna...;-)...). Si scrive: polli liberi e felici, senza osteoporosi (precisina capirà), si legge: ruspanti. Vado con la ricetta, che naturalmente è modificata, secondo le esigenze della mia famiglia.
Ingredienti:
4 sovracoscie con la coscia senza pelle
1 cipolla media
1 limone non trattato tagliato a fettine, privato dei semi
40 gr di olive taggiasche*
4 cucchiai di miele d'acacia**
Erbe aromatiche miste tritate finemente (timo, maggiorana, salvia, rosmarino ecc... ecc...)
Sale q.b
4 cucchiai di olio evo
Procedimento:
In un tegame, mettete tutti gli ingredienti fuorchè il miele e coprite d'acqua. Cuocete a fuoco medio rigirando ogni tanto il pollo. A circa metà cottura, aggiungete il miele, "aggiustate" di sale e portate la cottura al termine. Per la cottura, dovete fare attenzione al tipo di pollo che adoperate. Se proviene dal supermercato, il limone può rimanere fino a fine cottura, se invece è un pollo felice, togliete il limone prima che si disfi; la preparazione diventerebbe amarognola (a me è successo). Ora ho trovato un metodo più sicuro e ve lo svelo. Grattugiate la buccia del limone e spremete il succo, così che la parte bianca amara venga esclusa. A fine cottura, siccome mio marito non ama la cipolla, tolgo la carne e le olive e con il mixer ad immersione trito la cipolla; diventa, in pratica, una cremina. E' un modo davvero gustoso di mangiare il pollo!!!
*Le mie olive erano sott'olio, ne ho messe 2 cucchiai
**Questa volta ho voluto provare con un miele diverso, era di cardo.
Con questa ricetta partecipo al contest del:
lunedì 25 ottobre 2010
La staffetta dell'amicizia
Il testimone di questa staffetta mi è stato passato da tre amiche blogger:
Maria 61, Tiziana, Makenia
Le regole del gioco sono:
. creare un post inserendo il logo della staffetta e invitare le 14 blogghine che vorresti conoscere meglio;
Postare le 8 domande qui di seguito;
Rispondere alle stesse sul vostro post
1- Quando da piccoli vi domandavano cosa volevate fare da grandi cosa rispondevate?
Nessuno mi ha fatto questa domanda.
2- Quali erano i vostri cartoni animati preferiti?
Quando è arrivata la televisione, avevo 8 anni e non c'erano i cartoni animati.
I programmi inziavano alle 16 con la tivù dei ragazzi.
3- Quali erano i vostri giochi preferiti?
Tutti i giochi da maschiaccio.
4- Qual'è stato il il più bel vostro compleanno e perchè?
Fino ad una certa età, tutti, dopo gli anta nessuno. Il perchè non ha bisogno di spiegazioni!
5- Quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?
E voi pensate che non ho fatto le cose che volevo fare? Addirittura ho iniziato da poco un corso di fotografia, alla mia veneranda età!!
6- Qual'è stata la vostra prima passione sportiva e non?
Sono nata cucinando, (la mia grande passione) e poi: il cucito, ( ho fatto i vestiti da sposa delle mie ragazze), il ricamo ecc.......
7- Qual'è stato il vostro primo idolo musicale?
Equipe 84
8- Qual'è stata la cosa più bella chiesta ( ed eventualmente ricevuta) a Babbo Natale, Gesù Bambino, Santa Lucia?
Al mio paese passava San Nicolò (passa ancora). Siccome la mia era una famiglia benestante, non mi ricordo di aver dovuto chiedere qualcosa.
Ora, dovrei passare il testimone a 14 blogger, ma io lo dono a tutti quelli che passano di qua (e anche a quelli che non passano).
venerdì 22 ottobre 2010
La torta salata?...Col cavolo ve la faccio!
Girovagando per blog, mi sono imbattuta nel post della torta salata di Terry. Avevo giusto un pezzetto di cavolo cappuccio in frigo, che non sapevo cosa farne. Buttarlo? Sia mai che butto qualcosa. Siccome ho 2 commensali vegetariani, dovevo, per forza di cose, modificare la ricetta.
Chi dice che i vegetariani mangiano cose insipide racconta frottole, era buonissima; tanto che a noi vecchietti è rimasta una fetta in due, il resto è andato a casa dei vegetariani. Mio figlio mi ha restituito il contenitore della torta dicendo: questo è un messaggio!!!....;-) Ho dovuto segnarmi tutti gli ingredienti, dato che, tutti gli stessi, erano rimanenze di altre preparazioni!!! Non ho, però, le dosi esatte delle verdure (che ognuno può mettere a piacere).
martedì 19 ottobre 2010
Spaghetti con le vongole a-mare
Questa è una pasta che piace moltissimo a Mirko. Il martedì e il giovedì, viene a pranzo da noi e allora, come non prepargli i piatti da lui preferiti; specialmente quando sono piatti velocissimi ma molto (quando dico molto, significa MOLTO!), gustosi?
Si potrebbe chiamarla "non ricetta" per quanto è (ripeto) semplice.
Ingredienti x 3 persone
Spaghetti 300 gr
Pasta d'acciughe q.b*
Burro 50 gr
Prezzemolo q.b**
Mentre la pasta cuoce, in una boule fate una crema con il burro (lasciato a temperatura ambiente, tanto da diventare morbido) e la pasta d'acciughe. Aggiungete il prezzemolo tritato. Cuocete la pasta al dente e versatela nel condimento preparato. Mescolate accuratamente...et voilà!!!! Fatta la pasta al buongustaio!!! Amore di nonna!!!
Avrete capito il perchè delle vongole a-mare...ancora là stanno!!!...;-)
* La quantità varia secondo la marca della pasta d'acciughe, io ne metto finchè diventa del colore che si vede nella foto.
**Il mio era secco.
Premio doppio e scuse
Questo è un post contradditorio. Ricevo un premio da due foodblogger e due se ne vanno dai miei sostenitori.
Questo mi è stato donato dalla bravissima Maria 61 e dalla dolcissima Shamira Gatta
Ora arriva la nota dolente. In contrapposizione a questi graditissimi premi, due miei sostenitori, nel giro di un'ora se ne sono andati. Ora ognuno è padrone di fare ciò che ritiene giusto, ma se questo è dovuto a qualcosa che ho fatto di sbagliato, vorrei rimediare. Chiedo umilmente scusa alle due persone che si sono sentite offese!
sabato 16 ottobre 2010
Giuro che questa sarà l'ultima volta che la posto!!!
Lo so, è la terza volta che la posto, ma volendo partecipare al contest di Fabiana, con il dolce del cuore e il gioiello più caro, non ho potuto far altro che scegliere questo dolce. L'ho abbinato a questo gioello che è il regalo di matrimonio, da parte di mio marito (molti, molti anni fa, pensate solo che mia figlia ha compiuto 42 anni). Ho scelto questo dolce, perchè è il preferito dallo sposo e non solo per la bontà, ma anche per la velocità con cui lo realizzo. Quando mi vede dirigere verso lo scaffale delle farine nell'armadio in cucina (ne ho diverse), gli si arricciano i capelli che non ha, sa che, se le cose non riescono, mi arrabbio al punto di mettermi a piangere. Ci sono ancora due motivi per cui la sua preferenza va a questo dolce. La prima: se sto a spignattare non vado in giro con lui (i suoi posti preferiti sono i centri commerciali), ma io mi chiedo: cosa compri, se poi non vuoi che lavori!!!!!La seconda : questo è un dolce che riesce sempre alla perfezione, è buonissimo e fa sempre una bella figura!!!
mercoledì 13 ottobre 2010
Ho messo in gabbia le ultime pesche
Questa è una ricetta che non ho fatto oggi, le pesche erano ancora in piena stagione, ma è successo di tutto . Preparo la ricetta, tutto fila liscio, scarico le foto, le metto in una cartella (ho un archivio ordinatissimo), poi, non so cosa sia successo: forse la terza giovinezza, chissà, ho cancellato le foto del passo- passo. Mi dico, niente paura Solema, le rifaccio. Così è passato qualche giorno e finalmente, sul filo di lana (finiva la stagione), ricomincio. Faccio la foto della frutta intera,
quando vado a tagliare le pesche, mi si "spatasciano" in mano (non riuscivo a sezionarle in due metà). Non mi sono persa d'animo e, con tutti gli ingredienti ho fatto uno strudel, mettendo sulla pasta sfoglia gli ingredienti secchi e sopra le pesche tagliate a fette. Ho fatto un rotolo, 3 tagli sopra e messo in forno preriscaldato a 200° fino a doratura, circa 35 minuti. Poi non sono riuscita a fotografarlo perchè i miei figli se lo sono portato via (metà ciascuno). Hanno testimoniato la sua bontà! Racconto questo, per dire che non bisogna mai perdersi d'animo. Avrei dovuto rifarle ma ormai "pesche addio"....;-)
venerdì 8 ottobre 2010
Cjalsòns o Cjarsons di Rualp (Rivalpo)
Ho aderito molto volentieri a questo evento voluto fortemente da Rossella del blog "ma che ti sei mangiato?. Innanzitutto devo descrivere questo cibo. I Cjalsons sono uno dei piatti tipici del Friuli Venezia Giulia, e più precisamente della Carnia (un'ampia zona nel nord della regione). Non sono altro che dei ravioli o agnolotti, con ingredienti particolari e non usuali per i ravioli classici. Rossella, spiega che l'idea di questo evento l'è venuta leggendo la biografia di Gianni Cosetti, cuoco rinomatissimo della Carnia, proprietario del ristorante Roma a Tolmezzo (altrettanto rinomato) e detentore di una stella Michelin. Cosetti si impegnò molto a recuperare le tradizione e così negli anni ottanta organizzò un concorso per le casalinghe al quale parteciparono 40 persone e, così, lui si trovò con ben 40 diverse ricette!. Rossella ne ha mandate 6 più 3 aggiuntive che lui serviva nel suo ristorante. Ho dato a mio figlio Max l'onere della scelta e lui fra le tante ha scelto quella di Rivalpo (un piccolo paesino carnico). Passo alla ricetta, che ho seguito diligentemente omettendo solo l'uovo, perchè in famiglia c'è una persona intollerante.
lunedì 4 ottobre 2010
Canederli di Sappada.
Sappada (ho già postato le foto qui), è una località sciistica del Veneto confinante con il Friuli. Da molti anni noi ci andiamo in ferie d'estate e d'inverno. Da una signora, molto anziana, ho imparato a fare i canederli che si differenziano un pochino da quelli del Trentino. Mi raccontava che questo era un piatto di riciclo, qualunque tipo di salume poteva andare bene, si adoperavano gli avanzi; ora il salume consigliato è lo speck. Questa ricetta la posto per la mie sorelline minori, Donatella e Marisa, con la speranza che quest'ultima la prepari per il suo "figlioletto" Diego.
Passiamo alla ricetta:
Ingredienti x 40 canederli (io ne servo 3 a persona)
500gr. di pane raffermo
3 uova
latte quanto basta a inzuppare il pane *
200 gr. di speck
150gr. di formaggio asiago**
Farina q. b a infarinare i canederli ***
Procedimento:
Sbattere le uova e con queste e con il latte tiepido intridere il pane raffermo tagliato a dadini (il mio era un pò grosso) e lasciarlo riposare finchè diventa "pappetta"( io lo preparo la sera prima).
Tagliare a dadini lo speck, l'asiago, mescolare il tutto e formare delle palline di circa 40 gr. Ho pesato la prima e poi sono andata a occhio...;-)
Passare le palline nella farina e cuocerli nell'acqua bollente salata e come gli gnocchi sono pronti quando vengono a galla. Li ho conditi con burro fuso , ricotta affumicata e semi di papavero. Ieri, domenica, c'era a pranzo mia sorella Marisa , così li ha portati a casa per Diego!!!
* Il mio pane ha assorbito quasi ½ litro, non tutto il pane assorbe allo stesso modo, perciò consiglio di aggiungere il latte gradatamente.
** A Sappada consigliano il formaggio asiago, ma va bene qualsiasi formaggio non molto stagionato (io ho messo un montasio fresco).
*** La mia era farina integrale