venerdì 29 gennaio 2016

Jota Triestina... a modo mio


La Jota è una minestra a base di fagioli, crauti (capuzi garbi, cappucci acidi). Viene arricchita con carne di maiale affumicata o, in alcuni casi, con le cotiche. Questa versione è diffusa nelle province di Trieste e Gorizia; la stessa, peraltro,  si può trovare in Slovenia e anche in Istria. Nei mercati triestini si trovavano i cappucci in grosse mastelle (tinozze di legno), dove venivano lasciati fermentare. Anche in Friuli e in Carnia era molto diffusa ma come piatto povero e di recupero. Veniva preparata con la rapa messa nella vinaccia (brovade, al posto dei crauti). C'era un detto popolare che veniva usato dai vecchi, costretti a mangiare spesso questa minestra: "simpri jote, simpri jote e mai polente e lat" (sempre jota, sempre jota e mai polenta e latte). Nelle zone di Trieste invece si usa ancora molto e viene molto apprezzata. Mio marito ricorda la jota con la brovada che faceva sua nonna. Ho scelto però di fare la versione triestina e, confermo sia una minestra particolare sì, ma molto buona. Ho scelto inoltre di alleggerirla. Questa è la mia versione.

Ingredienti per 6 persone:



Fagioli borlotti sgusciati 600 g
Patate pulite 300 g
Cappucci acidi (crauti) in scatola 350 g
Pancetta stufata 150 g
Cipolla 1 media
Olio extravergine di oliva q.b
Farina di mais gialla 30 g
Sale e pepe q.b
Alloro 2 foglie
Rosmarino 1 ramettoProcedimento:
Lessate i fagioli coprendoli abbondantemente di acqua fredda, unite le patate, il rosmarino legato stretto e le foglie di alloro. In un padellino con 2 cucchiai d'olio, fate tostare la farina di mais e aggiungetela ai fagioli quando manca circa 30 minuti alla cottura. In un tegame, con 4 cucchiai d'olio e la pancetta tagliata a cubetti brasate le cipolle tritate finemente a coltello.Aggiungete i crauti ben sgocciolati dall'acqua di conservazione e fate cuocere per circa 20 minuti. Togliete dai fagioli l'alloro e il rosmarino, unite metà fagioli e l'altra metà, comprese le patate, passatele con il frullatore ad immersione, fino a ridurre ad un purè.Unite anche il passato ai crauti. Aggiustate di sale e pepe. Aggiungete del buon olio extravergine a filo.

4 commenti:

  1. Ciao :)
    wow non conoscvo questo tipo di zuppa! E' molto saporita con questi ingredienti cosi' buoni, cerchero' di cucinarmela seguendo la tua ricetta, grazie!! :)

    Buon fine settimana

    http://thatisammore.blogspot.it/
    That’s amore

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  2. Si effettivamente è una jota triestina personalizzata ma molto buono. Le versioni ed aggiustamente ci sono tante. Cotiche anche a Trieste io ci vivo non sono più molto usate ma non mancano mai le costine affumicate e qualche volta si aggiunge anche una salsiccia che poi vengono mangiate a parte. Patate solo se troppo liquido ma al caso si usa farina leggermente abbrustolita che infissisce. Io uso dare una passata ai crauti giusto per asciugarli un pò prima di cuocerli assieme ai fagioli che cucino gia a metà prima e aggiungo un pò di crauti crudi per dare maggior acidità ed in alcuni casi aggiungiamo nel piatto una cucchiaiata di aceto. Sai non mi dispiace nemmeno quella con le rape acide. Un abbraccio ed ho preso nota. Buona fine settimana.

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  3. Anche in Romania si usa mettere i cavoli a fermentare e si preparano con della carne, sopratutto un pò affumicata, si accompagna ai fagioli e pancetta e si usa in altri tanti modi, che a noi piaceva, ma i miei ragazzi li odia essendo che sono cresciuti qui. Ormai per noi la cucina Italiana l'abbiamo fatta nostra, è buona e ci da soddisfazioni, comunque perdendo di vista le nostre tradizioni per via che a loro non piace, ma importante star bene. Buono questo piatto, immagino molto gustoso !

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  4. mi piace la tua versione Solema, buon fine settimana , un bacione

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Fa piacere un commento, non necessariamente deve far rima con "complimento". Con mio disappunto, sono stata costretta a mettere la moderazione per intromissioni sgradevoli.