martedì 1 marzo 2016

Zuppa di pane di nonna Noemi



Oggi, settimo anniversario del mio blog! C'è chi festeggia con torte e chi con...zuppe. Quale miglior modo di festeggiare se non con la zuppa di nonna Noemi? Premetto che non è la mia, di nonna, ma di un caro amico di mio figlio; un maremmano docg (denominazione di origine controllata garantita). Dopo aver esercitato per 40 anni la professione di chirurgo, si è dato, ora, a tempo pieno (o quasi) ad altre due delle sue innumerevoli passioni: la cucina e l'enologia. Grande intenditore di vini e altrettanto grande gastronomo. Ha rivisitato questa zuppa anno dopo anno, apportando piccole modifiche qua e là, cercando di migliorarla, ed essere, per alcuni aspetti, al passo con i tempi. Lui la chiama anche "zuppa di Natale" visto che la prepara per i suoi amici a ridosso della santa festività. Mio figlio me ne ha parlato con entusiasmo descrivendomi quanta bontà fosse racchiusa in questa zuppa. Come potevo reagire se non rifacendola? E dunque, si è fatto prestare la pentola (che potremmo chiamare marmitta). Metto la quantità di ingredienti come da originale (per 25 persone). Se volete provarla, fate voi le proporzioni a vostro bisogno. Aggiungo anche gli orari dei passaggi così come li ho ricevuti.


Ingredienti per 25-30 persone:

Cavolo cappuccio 3 kg
Cavolo nero 2.½ Kg da pulire
Cannellini lessati Kg 1.300 interi
Cannellini lessati passati 1 Kg
Pane toscano secco a pezzetti Kg 1½
Cipolle rosse grandi 4
Carote medie 4
Cuore di sedano bianco 1
Olio extravergine d'oliva 250 g
Peperoncini  6 piccoli ma piccanti
Acqua 7 litri
Dado vegetale home made 9-10 cucchiaini
Sale grosso q.b
Pancetta toscana tritata 250 g *
Procedimento:
Si prepara in due giorni
1° giorno ore 16
 Mettete l'olio e tutto  il soffritto (cipolle, carote , sedano e pancetta tritati) in pentola.
Ore 16.25
Mettete tutto il cappuccio a striscioline e divise a metà.
Ore 17
Aggiungete il cavolo nero.
Ore 17.45
Unite l'acqua, il dado.
Ore 18
Quando riprende il bollore mettete al minimo la fiamma.
Ore 20
Spenti i fuochi, Si aggiungono i fagioli passati e quelli interi, il pane secco a pezzetti. Si mescola alcune volte nelle 2 ore successive.
Secondo giorno:
Ore 15.30 si riaccendono i fuochi.
Ore 17 Dovrebbe sobbollire bene. Mescolate spesso e tenete la fiamma bassissima.
Ore 19.30 E' PRONTA!!!!!!!!!!!!
Deve avere una consistenza soda, quasi da sostenere il mestolo.
*Avendo un figlio vegetariano non ho messo la pancetta nel soffritto ma, il secondo giorno ho diviso la zuppa in due pentole; ho soffritto la pancetta (125 g) e l'ho inserita in una delle due.






Questa è la marmitta che ho usato. La bontà di questa zuppa ha ricompensato il lavoro che sinceramente non è stato proprio una passeggiata. La prossima volta dividerò gli ingredienti ad un terzo.


3 commenti:

  1. ciao Sole una zuppa degna di questo nome,anche se hai dovuto lavorare due giorni!Auguri per il compleanno del blog!!!

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  2. Quanto mi piacciono queste zuppe messe nel contenitore di pane. Lo mangiai per la prima volta da una mia cognata e mi è piaciuta molto !

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  3. Bellissima la marmitta, degna di una zuppa luculliana come questa! Un bel lavoro, ci credo, ma quanto buona dev'essere? Adoro queste preparazioni, anche se non le faccio spesso, quindi non potevi scegliere piatto migliore per festeggiare il tuo blog ricco e sincero. AUGURI Solema, mentre continuo a leccarmi i baffi!

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Fa piacere un commento, non necessariamente deve far rima con "complimento". Con mio disappunto, sono stata costretta a mettere la moderazione per intromissioni sgradevoli.