lunedì 30 marzo 2009

Biove o pagnottelle?

La scorsa settimana ho fatto questo pane, ho preso la ricetta Quì che lei a sua volta aveva preso Quì. Un pane buonissimo che loro chiamano biove, per me il pane biove è altro; comunque biove o non biove è buonissimo, tanto, che mentre posto la ricetta c'è un impasto che lievita.Come al solito, ho cambiato un po' la ricetta e allora posto la mia:
Primo impasto:
320 gr. di farina manitoba 160 di semola di grano duro 25 gr. di lievito 2 cucchiaini di miele d'acacia 300 gr. acqua tiepida
Ho lavorato con l'impastatrice gli ingredienti finchè ho ottenuto una palla, lasciata riposare coperta con un canovaccio umido per circa 1 ora (aveva raddoppiato il volume
Secondo impasto:
500 gr.di farina 0 140 di manitoba 200 gr. di latte tiepido (ho dovuto aggiungere 30 gr. di acqua) 80 gr. di strutto sale 20 gr. (ne metto la metà, dato che a noi piace sciapo)
Sempre con l'impastatrice e questa volta con il gancio, ho lavorato il primo impasto con la farina, il latte il sale e per ultimo lo strutto che ho sciolto in microonde (non totalmente e aggiunto gradualmente) Ho lavorato 10 minuti a velocità 1 e 5 a velocità 2 e finito di lavorare a mano finchè la pasta era elasticaHo lasciato lievitare di nuovo fino al raddoppio Ho diviso in 4 palle di circa 300 gr. e circa 500 gr. li ho messi da parte per fare la pizza con la scarola Le ho lasciate riposare per circa 30 minuti coperte da un canovaccio umido (tiepido) Ho steso con il matterello dolcemente fino ad ottenere 4 strisce di circa 30 cm. e arrotolate dalla parte più larga Ho fatto 4 tagli con il bisturi, fatto lievitare ancora 45 minuti e infornate a forno già caldo a 220° per circa 35 minuti . Pizza con scarola. La prossima volta farò come consiglia Katty; inizio alla sera diminuendo il lievito a 5 gr. però poi metterò 10 gr. nel secondo impasto....Ah! dimenticavo, Katty, lo impasta a mano


domenica 29 marzo 2009

Premi e Meme.

Dato che questo è il mio primo premio, mi sono serviti dei giorni e dei consigli per capire il da farsi, ce l'ho FATTA FINALMENTE. Ringrazio Furfecchia del bolg pan con l'olio per avermi donato il premio e per avermi sopportato e supportato in questa "vicenda"... Il premio e il meme li giro a questi blog che seguo con piacere: Esperimenti e pasticci in cucina di Sara La cucina incantata di Annamaria La buona cucina di Katty di Katty In cucina con Sonia di Sonia Chi riceve questo premio deve descrivere 5 cose di cui non può fare a meno Non metto le cose scontate; gli affetti familiari sono per me la primissima cosa, ma dato che lo sarà per tutti la salto. 1° la mia cucina piena di utensili 2° la passeggiata quotidiana con mio marito 3° le amicizie che mi sono creata virtualmente e diventate reali 4° le cene del sabato sera con i miei figli e nipoti (siamo 12) 5° la mia cagnetta, che purtroppo essendo vecchietta ,dovrò rimanere senza.


venerdì 27 marzo 2009

Crauti con stinco affumicato

Essendo il Friuli confinante con l'Austria e la Slovenia, è una regione contaminata culturalmente e gastronomicamente da questi Stati, per cui ci sono piatti che si assomigliano molto, come questo ad esempio. Non voglio dilungarmi troppo...passo quindi alla ricetta:...
Affettare sottilmente il cappuccio verza , lessarlo in acqua bollente salata per 10 minuti circa,lasciando che si raffreddi nell'acqua di cottura. A parte soffriggere in 2 cucchiai d'olio (per la grandezza del mio cavolo) 1 cipolla di media grandezza anch'essa affettata sottilmente, (come da mia abitudine ci metto mezzo bicchiere d'acqua e faccio brasare), aggiungere il cappuccio verza scolato e a fuoco vivace lasciare che l'acqua di cottura evapori; quando la verdura non ha più liquido di cottura, aggiungere mezzo bicchiere di aceto con 1 cucchiaio scarso di zucchero. Servire a piacere con wurstel, (è il classico) con costine di maiale o come ho fatto in questo caso, con gli stinchi. Questi erano affumicati:
x 2 persone affamate (erano abbondantissimi)
2 stinchi 2 dl di birra
2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
Rosolare gli stinchi con l'olio, quando sono rosolati aggiungere la birra e mettere in forno già caldo a 200° statico per circa 1 ora e finire la cottura nel ventilato a 160° per circa 30 minuti. Non serve salare la preparazione, dato che gli stinchi affumicati sono sapidi e il cappuccio è già stato salato dall'acqua di" lessatura"


domenica 22 marzo 2009

caserecce a modo mio

... Ieri, alle 12.30 telefona il mio bambino chiedendo se può venire a pranzo."Cosa fai per pranzo?" "Pasta al pomodoro", rispondo, "Sai che non mi va" Allora apro il frigo, ho del culatello di Sauris e con un briciolo di fantasia preparo questo piatto.
Ingredienti x 3 persone
300 gr. di casarecce (ne mangia 120 lui) 100 gr. di culatello ( ma potrebbe benissimo essere prosciutto crudo o speck) 1 bustina di zafferano 1 scalogno 100 gr. di panna fresca olio extravergine d'oliva 1/2 bicchiere di vino bianco 2 foglie di salvia
In una padella capiente ( deve contenere alla fine anche la pasta) soffriggo lo scalogno e la salvia, aggiungo il culatello a dadini, lo sfumo con il vino e quando è consumato metto la panna. A fine cottura aggiungo anche lo zafferano diluito in 2 cucchiai di acqua della pasta. Nel frattempo cuocio la pasta al dente e la salto nella padella con il condimento.Penso sia chiaro quale sia il mio bambino....non se ne vogliono andare!!!


venerdì 20 marzo 2009

Cuori di frolla

...Con la stessa frolla utilizzata per la ricetta delle "brasiliane" ho rifatto questi cuori ripieni di nutella. Si possono usare diverse farciture: ricotta e noci, marmellate etc... Ah...le mille qualità della frolla!!...


mercoledì 18 marzo 2009

Brasiliane




Questi sono dei pasticcini conosciuti come brasiliane. Vengono chiamati anche occhi di bue. Personalmente preferisco chiamarli brasiliane. Sono in realtà dei biscottoni di pasta frolla   farciti con confetture varie o con crema alle nocciole. Le mie, nello specifico, sono preparate con confettura di fragole "home made". Sono di facile esecuzione, ma la soddisfazione è assicurata.


martedì 17 marzo 2009

Baccalà alla vicentina




Prima che inizi la bella stagione decido di fare il baccalà alla vicentina. Lo rivisito un pò, cercando di togliere qualche caloria, senza che ne soffra il sapore. In Friuli e in Veneto viene chiamato baccalà quello che invece sarebbe lo stoccafisso. Il baccalà e lo stoccafisso sono lo stesso pesce, cioè il merluzzo, il nome viene dato dal tipo di conservazione: il baccalà è merluzzo sotto sale, lo stoccafisso è lo stesso pesce battuto ed essicato. Tutti e due vanno ammollati. Solitamente, compero lo stoccafisso già ammollato, questa volta invece ho trovato già dissalato il baccalà. Preferisco di gran lunga lo stocco, quello cioè chiamato impropriamente baccalà. Buonissimo e più veneto con la polenta bianca, più friulano con quella gialla.



domenica 15 marzo 2009

Torta di pane e mele

Questa è una ricetta della mia cara amica Solidea, di Giallo Zafferano. Lei la definisce rustica, il parere di chi l'ha mangiata è stato decisamente diverso: non rustica...ma buonissima!. La ricetta originale, e la mia che ho leggermente modificato per consumare altri ingredienti.



sabato 14 marzo 2009

Non solo cucina

Vivo in un piccolo paese alla periferia di Udine e dietro casa mia ci sono dei prati, dei campi, delle vigne, sembra di tornare indietro negli anni. Ricordi di quando ero piccola, anni anni orsono. Ieri durante la nostra passeggiata giornaliera, mio marito ed io, abbiamo raccolto il tarassaco. La sera ce lo siamo pappato. Buonissimo. Il tarassaco


venerdì 13 marzo 2009

Torta dei sette vasetti

Questa è una torta fatta in occasione del compleanno di una nipote. E' semplicissima ma fa sempre la sua bella figura
Ingredienti:
1 vasetto di yogurt da 120 gr. (il vasetto servirà poi come misura)
2 vasetti di farina 00 1 vasetti di fecola di patate o amido di mais, (o 3 vasetti di farina pronta per dolci soffici già mescolata) 2 vasetti di zucchero fine (adopero lo zefiro) 1 vasetto scarso di olio (ne metto metà) 3 uova grandi o 4 piccole 1 bustina di lievito per dolci
Metto tutti gli ingredienti nella planetaria, meno le uova che aggiungo una alla volta,non metto la seconda se la prima non è amalgamata bene.Cuocio in forno già caldo a 180°per circa 40 minuti. Quando la torta è raffreddata la taglio a metà e la farcisco con una ganache di cioccolato bianco che faccio così: 300 gr. di cioccolato bianco 300 gr. di panna fresca Faccio bollire 100 gr. di panna, metto il cioccolato tritato, mescolo e faccio sciogliere. Monto il resto della panna e quando il composto di cioccolato è raffreddato, la aggiungo delicatamente. Farcisco la torta, la ricompongo e la decoro con panna montata, tengo da parte un pò questa, aggiungo del cacao e con la sacheapoche faccio delle decorazioni. I fiori sono fatti con il cioccolato plastico.


giovedì 12 marzo 2009

Pane e torta con scarola

Decido di fare la pizza con la scarola, poi mi viene voglia di fare il pane, penso di fare lo stesso impasto. Di solito faccio questo che nasce da un misto di ricette:
Ingredienti:
600 gr. di farina manitoba(comperata la supermercato è una manitoba già tagliata con farine più deboli) 250 gr. di semola rimacinata di grano duro 400 gr. di acqua 40 gr. di olio sale (ne metto poco dato che a noi piace sciapo) 1 cucchiaio di miele 1 cubetto di lievito (lo avevo finito e allora ho messo quello liofilizzato)
Impastare gli ingredienti, per ultimo l'olio e il sale,deve risultare un impasto morbido. Formare una palla coprire e far lievitare fino al raddoppio. Sgonfiare e tagliare a pezzi di circa 100 gr. Appiattirli con le mani nel senso della lunghezza e arrotolarli su se stessi, far di nuovo lievitare fino al raddoppio e con coltello affilato incidere per la lunghezza (io adopero un bisturi per deformazione professionale) Cuocere in forno già caldo a 220 per circa 25 minuti.Di solito sotto la teglia del pane metto un pentolino di acqua bollente. E la pizza ? A parte lascio 550 gr. di impasto, divido la pasta in 2 pezzi, fodero una teglia con carta forno e stendo una parte di pasta ci aggiungo il ripieno Il ripieno: un cespo di scarola(siccome era poca ho aggiunto un cespo di radicchio precoce di Treviso ) 2 cucchiai di olive verdi e nere, 1 cucchiaio di capperi! scologno, sale. Soffritto lo scalogno, aggiungo la verdura. Quando questa è cotta al dente metto anche gli altri ingredienti, copro con l'altra pasta tenuta da parte e cuocio in forno già caldo a 200° per circa 40 minuti.


martedì 10 marzo 2009

La mia frolla

Solitamente ne faccio in abbondanza, così quando mi serve, la trovo pronta. Per stampi da 28 o 30 cm. preparo dei pacchetti da circa 600 gr.
Ingredienti: 
1 Kg. di farina (preferibilmente 0)
Tuorli bio 4
Uova intere bio 2
Zucchero 500 g
Burro 500 g
Bicarbonato di sodio 2 cucchiaini
1 pizzico di sale
Procedimento:
 



Metto la farina a fontana sulla spianatoia; preparo un "cratere" e dentro ci metto un impasto di burro e zucchero e uova (fatto a parte) e lavoro il tutto con la farina. Divido tale impasto in pezzi da 600 g circa (la quantità necessaria per una tortiera di 28-30 cm) e metto in freezer. Se penso di utilizzarla tutta, la lascio in frigo per almeno un'ora o preferibilmente il giorno prima. Quella che utilizzo, prima di mettere in frigo, la stendo tra due fogli di carta forno. 


giovedì 5 marzo 2009

Mousse di aringhe


Ricetta trovata sul sito panperfocaccia.eu, postata da Sandra. Metto la ricetta originale e le mie modifiche tra parentesi
Ingredienti:
200 gr. aringhe affumicate(300) 1 patata cotta al vapore(1 patatona lessata con la buccia) 60 gr. di formaggio fresco di capra(150 di caprini una tazza da caffè di panna liquida(150 gr.)40 gr.di burro morbido(non l'ho messo) succo di mezzo limone erba cipollina (prezzemolo) bacche di pepe rosa

Poi l'esecuzione è tutta farina del mio sacco. Mettete tutto nel robot,frullate,aggiungete 2 cucchiaini di bacche rosa.Foderate una ciotola con la pellicola e decorate con fettine sottili di limone,versate la mousse e mettete in frigo,a me sono bastate 4 ore .Capovolgete la mousse su un piatto da portata e decorate con bacche rosa o a piacere,servite con crostini.E' una bontà.Abbinata ad un sauvignon del collio


mercoledì 4 marzo 2009

Il mio cavallo di battaglia


Una torta dai molteplici nomi, c'è chi la chiama:torta greca, chi: torta russa chi......, per me è semplicemente : il mio cavallo di battaglia, dato che, quando devo fare un dolce all'ultimo minuto (solitamente richiesto dai miei figli), faccio sempre questo a Natale, ad esempio, con semplici decorazioni di zucchero (anche comperate) lo regalo alle mie amiche. Bando alle ciance, passiamo alla ricetta:



martedì 3 marzo 2009

olive in crosta



Ricetta trovata in rete anni fa e,siccome l'ho trascritta a mano(non mi ricordo perché) mi scuso con la persona che l'ha postata,se non nomino, comunque da me modificata.


domenica 1 marzo 2009

I miei Krapfen

Dopo svariate ricerche sul web, sulle riviste e molti flop in cucina sono approdata a questa versione che ritengo soddisfacente. La inserisco come primo post sul MIO blog...Urrà!
Ma pertiamo dagli ingredienti: